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mercoledì 15 giugno 2016

LE MENZOGNE SU CHE GUEVARA, PERSECUTORE DEI GAY

Sul web circolano spesso bufale montate appositamente per screditare le figure che si oppongono al sistema capitalistico, un esempio è la menzogna che Che Guevara chiuse in campi di concentramento e ammazzò i gay cubani.
In realtà i cosiddetti "campi di concentramento per omosessuali" a Cuba  erano chiamati UMAP Unità militari di aiuto alla produzione (in spagnolo Unidad Militar de Ayuda a la Producción, UMAP) ed erano dei campi di lavoro agricolo che sostituivano il servizio militare per chi non voleva o non doveva farlo, perché obiettore o perché riformato (tra cui i gay), succedeva qualcosa di simile anche in Italia con il servizio civile obbligatorio. A ogni modo furono  creati nel novembre 1965 da Raul Castro, mentre Ernesto Che Guevara aveva abbandonato ogni incarico, la vita pubblica e pare pure l'isola nell'aprile 1965, per divergenze con Fidel.
Che Guevara aveva creato dei campi di lavoro nel 1961, ma erano per i nemici della rivoluzione che lui considerava dei parassiti, anche in questi campi lavoravano nelle piantagioni; quando alcuni guardiani commisero violenze contro i lavoratori detenuti, i guardiani responsabili delle violenze furono processati e giustiziati, il Che era contrario ai maltrattamenti dei detenuti.
Inoltre, riguardo alla persecuzione degli omosessuali, Fidel Castro nel 2010 ha chiesto pubblicamente scusa, affermando di esserne lui e non Guevara il responsabile.

N.B.
Le fonti su cui si basano le menzogne sono gli articoli faziosi dei profughi cubani che vogliono infangare la figura del Che. Teniamo inoltre presente che le accuse partite da Amnesty non sono attendibili, essendo viziate dal fatto che è un'organizzazione americana pesantemente infiltrata dagli interessi politici del suo governo, per rendersene conto basta guardare l'ultimo rapporto sulla Palestina.